Alla scoperta di Poggio San Vito

Percorso breve e molto semplice. Adatto a passeggiate familiari e come inizio allenamento (che può proseguire lungo la Cresta dell’Omo fino al Monte Cuccola per poi ridiscendere verso Cutigliano).

Dalla Val di Luce sulla Strada del Duca su fino sul Passo d'Annibale

Percorso che non presenta difficoltà tecniche (la maggior parte del tracciato si svolge su strada sterrata) e che permette di arrivare in uno dei punti di maggior fascino dell'Appennino. Dal Passo d'Annibale si domina la Val di Luce e si possono ammirare le principali vette: il Monte Rondinaio e il Monte Giovo da una parte e il Monte Gomito e il Dente della Vecchia dall'altra formano infatti una cornice di paesaggi veramente incredibile. All'inizio dell'autunno le mirtillete tingono di rosso i pendii rendendo questa passeggiata ancora più affascinante.

Da Pracchia all'Abetone...

...una marcia che attraversa tutto il crinale, un percorso carico di emozione ma estremamente duro con una quantità impressionante di sali-scendi passando tra le creste più belle dell'Appennino.

Lungo la salita si incontra ogni tipo di vegetazione tipica dell'appenino e si attraversano luoghi dai toponomi particolari e significativi: la Pedata del Diavolo, il Poggio del Ronco sono solo alcuni dei punti.

...per poi raggiungere il Poggio dei Malandrini dove tutto il mondo cambia forma

Il crinale infine è un susseguirsi di sentieri, pratoni e attraversamenti impegnativi dove prestare la massima attenzione. Ci sono momenti in cui è veramente difficile scegliere dove dirigere lo sguardo.

Da Prato all'Abetone sulle strade dei Malandrini

Un tuffo nella storia ripercorrendo quelle vie che i Malandrini erano soliti attraversare, contrabbandando il Sale in epoche ormai lontane...

partire dalla città per raggiungere vette incontaminate illuminate dal sole attraverso un viaggio interiore unico nel panorama Toscano che saprà sempre suscitare emozioni. La parola d'ordine è sempre la stessa: NON SOTTOVALUTARE IL LATO OSCURO DELL'APPENNINO...

Un sentiero lungo la storia fra l'Abetone e la Val di Luce

Un percorso non particolarmente impegnativo che collega le due note località montane...una piacevole passaggio nei boschi ricordando alcuni momenti storici che hanno segnato questa regione ma anche la possibilità per escursionisti e trailer di "saltare" da una valle all'altra senza l'utilizzo degli impianti di risalita.

Un percorso che attraversa i due paesi attraverso bellissimi boschi

Un tracciato variegato che partendo da Pian degli Ontani sale fino a raggiungere la strada forestale all'interno della splendida faggeta della Riserva Biogenetica. Proseguendo dentro questo imponente bosco fino ad arrivare a Pian di Novello e tramite una veloce discesa lungo il torrente Sestaione si giunge nuovamente a Pian degli Ontani.

Fra faggi secolari alla ricerca della tranquillità

Il percorso si svolge interamente sulla strada forestale che attraversa la Riserva Biogenetica e non presenta quindi alcuna difficoltà da un punto di vista tecnico. Si viaggia in costante compagnia di alti e imponenti faggi che creano atmosfere fuori dal tempo. Con un piccolo sforzo extra-percorso si può arrivare fino al famoso Prato Bellincioni (1420m).

Anello del Doni

Percorso semplice intorno all'Abetone lungo i piacevoli sentieri del Viale Regina Elena e Regina Margherita. In estate il passaggio all'interno di lamponete e rovi di more rende il tutto più interessante...

Fra i boschi del Monte Maiori e il fosso degli Imposti

Un anello non particolarmente impegnativo da un punto di vista tecnico e fisico che permette di fare una bella e fresca passeggiata o un allenamento trail tutto da correre intorno all'Abetone.

Alla base del Libro Aperto

Passeggiata non impegnativa che conduce dalla piazza dell'Abetone fino alle pendici del Libro Aperto (l'apice dell'anello arriva vicino alla Casetta di Lapo). Il percorso leggermente ondulato attraversa abetaie e faggete della Riserva Forestale dell'Abetone regalando viste sulle vette del Libro Aperto e su parte della dorsale Appenninica pistoiese e modenese.

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